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Salman Rushdie
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Salman Rushdie
Nato e cresciuto a Mumbai, cittadino britannico dal 1964, Rushdie è autore di tredici romanzi: Grimus (1975; trad. it. 2004), I figli della mezzanotte (1981; trad. it. 1984), vincitore del Booker Prize nel 1981 e del Best of the Booker nel 2008, adattato per il teatro nel 2003 e per il cinema nel film diretto da Deepa Mehta nel 2012; La vergogna (1983; trad. it. 1985); I versi satanici (1988; trad. it. 1989), satirica rivisitazione dell'islamismo, che provocò la fatwā di Khomeini per blasfemia; Harun e il mar delle storie (1990; trad. it. 1991); vincitore del Writer's Guild Award; L'ultimo sospiro del Moro (1995; trad. it. 1995); La terra sotto i suoi piedi (1999; trad. it. 1999); Furia (2001; trad. it. 2003); Shalimar il clown (2005; trad. it. 2006); L'incantatrice di Firenze (2008; trad. it. 2009); Luka e il fuoco della vita (2010; trad. it. 2010); Due anni, otto mesi & ventotto notti (2015; trad. it. 2015) e La caduta dei Golden (2017). Esempi del suo talento di saggista sono Patrie immaginarie; Superate questa linea, (2007); Josef Anton (2012; trad. it. 2012) e il reportage sul Nicaragua Il sorriso del giaguaro (1987; trad. it. 1989). Membro della British Royal Society of Literature dal 1999 e dell’American Academy of Arts and Letters dal 2008, Rushdie ha ricevuto numerosi premi letterari internazionali. È Commandeur des Arts et des Lettres, Honorary Professor in Humanities al MIT, ed è stato presidente del PEN American Center dal 2004 al 2006. Nel 2014 è stato insignito del premio Andersen per il suo contributo alla letteratura per l'infanzia e la gioventù. I suoi libri, tradotti in più di quaranta lingue, in Italia sono tutti pubblicati da Mondadori. Per l’autunno 2019 è prevista l’uscita del suo quattordicesimo romanzo, Quichotte.
NEW YORK 2014
NAPOLI 2019
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