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jay mcinerney
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jay mcinerney
Allievo di Raymond Carver e tra i più significativi esponenti della letteratura post-minimalista statunitense degli anni Ottanta, Jay McInerney ottiene fama internazionale nel 1984 con il primo romanzo Bright lights, big city (Le mille luci di New York, 1986), impietoso ritratto di una generazione edonista e priva di valori, delineato con l’inedito stile di scrittura in seconda persona singolare. Oltre agli altri romanzi Ransom, 1985, (Riscatto, 1987), The story of my life, 1987, (Tanto per cambiare, 1989), Brightness falls, 1992, (Si spengono le luci), The last of the Savages, 1996, (L'ultimo dei Savage), Model behavior, 1999, (Professione: modella), McInerney ha scritto le raccolte di racconti How it ended, 2009; (Com’è finita, 2000) e The last bachelor, 2009, (L’ultimo scapolo). L’ultimo romanzo, Bright, precious days, (La luce dei giorni), completa nel 2016 la trilogia iniziata con Si spengono le luci e The Good life, 2006 (Good Life, 2007), descrivendo la New York contemporanea attraverso gli stessi protagonisti Corrine e Russell Calloway, in uno stile narrativo più sobrio e meno sperimentale. Appassionato intenditore di vini, McInerney ha scritto singolari saggi sui piaceri del bere: Bacchus and me: adventures in the wine cellar, 2000, A hedonist in the cellar: adventures in wine, 2006, The juice: vinous veritas, 2012, (I piaceri della cantina, 2012), ed è titolare di una rubrica di vini prima per il «Wall Street Journal» poi per «Town & Country». Tutti i suoi libri sono editi in Italia da Bompiani.
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